11 canzoni stereotipate verso gli Italiani | Nino Baldan - Il Blog

14 dicembre 2014

11 canzoni stereotipate verso gli Italiani

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L'appuntamento di oggi va ad analizzare 11 canzoni, del passato e del presente, che in un modo o nell'altro sono basate sullo stereotipo italiano diffusosi all'estero, vale a "dire pizza-spaghetti-mandolino", che in qualche caso include anche "mafia".

La prima che andremo a sentire è la celeberrima "That's amore", composta nel 1952 da Harry Warren con testo di Jack Brooks, qui nell'interpretazione dell'italoamericano Dean Martin e Jerry Lewis tratta dal film "The caddy" (in Italia "Occhio alla palla") dell'anno successivo.

Dean Martin - That's amore (1953)

Dean Martin ci regalò altre perle di italianità come l'altrettanto famosa (e altrettanto infarcita di stereotipi) "Mambo Italiano" di Bob Merill del 1954, che andiamo a sentire in una registrazione del 1965.

Dean Martin - Mambo Italiano (1965)

Nel 1955 uscì il film a cartoni animati Disney "Lilli e il vagabondo", dal quale è tratta la famosa scena del ristorante italiano e del piatto di "spaghetti with meatballs".

Non è la canzone "Bella Notte" a contenere particolari stereotipi bensì tutto il suo contorno, che contribuì a far ricordare la pellicola come una delle più razziste mai uscite dallo studio di animazione. Non sto scherzando, leggete qui.

Bella Notte (Lilli e il Vagabondo) (1955)

Nel 1962 arrivò "Twist Italiano" del simpatico calabro-americano Lou Monte, il quale, pur essendo nato a Manhattan, riusciva a padroneggiare egregiamente i dialetti del sud-Italia con una pronuncia praticamente perfetta, motivo per cui certe ovvietà nel testo gli vengono, diciamo, perdonate!

Lou Monte - Twist Italiano (1962)

Particolarmente irritante per le orecchie di un ascoltatore italiano è questo brano reggae dei tedeschi Spliff intitolato "Carbonara", che raggiunge livelli addirittura offensivi, il quale testo può a mio avviso essere sufficiente per provocare una rissa. Mafia, paese dei limoni, le brigate rosse, ma sì, mettiamoci dentro anche i Gelati Motta.

Spliff - Carbonara (1982)

Nello stesso anno ecco arrivare Gino Palatino, il Pino D'Angiò transalpino, che nella sua "Vendetta a Parigi" (della quale andiamo ad ascoltare la versione in italiano) impersona un turista del Bel Paese in visita ai Champs Elysées, con i suoi modi strafottenti, la sua riluttanza a pagare il conto, e non per l'ultimo, il furto di portacicche, bicchiere, tazza e cucchiaio dal tavolino del bar. "Forza, forza, e scampa via!"

Gino Palatino - Vendetta a Parigi (1982/1983)

Gino Palatino due anni dopo riuscì a regalarci un'altra chicca come questa "Italiano Rock", che dipinge gli italiani come mantenuti, mangiatori di spaghetti e suonatori di Rock'n Roll.

Jean Soullier - Gino Palatino - Italiano rock (1985)

Dall'Austria ecco invece Granny Turtleman con la sua canzone folk "Pizza from Italia".

Granny Turtleman - Pizza from Italia (1983)

Il brano lounge che andiamo ora ad ascoltare è del tutto particolare: "Una Giapponese a Roma" è stato inciso in italiano dalla giapponese Kashimi Karie, ed oltre a contenere stereotipi storici ("il Duce è fascista") e popolari ("solo con la mia Vespa", "voglio mangiare i gelati"), include UNA BESTEMMIA (1:01) e "voglio sc*pare, fare l'amore con i ragazzi di Trastevere" (1:50), probabile segno che la cantante non avesse idea del testo che stava interpretando.
Il pezzo è anche stato reinterpretato dagli italiani Il Genio, ovviamente purificato da ogni sua (involontaria) volgarità.

Kashimi Karie - Una giapponese a Roma (1995)

Nel 2006 abbiamo questa perla di John Riggio chiamata "The Pasta song", il non plus ultra delle ovvietà, che identifica tristemente le aspettative del turista medio statunitense quando viene a visitare Venezia.

John Riggio - The Pasta song (2006)

E per finire, ecco l'inno dedicato a Luca Toni ai tempi del Bayern Monaco intitolato "Numero Uno" ad opera di Matze Knop, il cui arrangiamento ricorda tantissimo "Materazzi ha fatto gol", che imperversava nelle pubblicità delle suonerie nel 2006 dopo la vittoria degli Azzurri nel Mondiale. Anche qui stereotipi a go-go, tra mortadella, cappuccini, calamari e Berlusconi.

Matze Knop - Numero Uno (2009)

AGGIORNAMENTO DEL 15/12/2014: dal lettore Roberto Amato apprendo che "Numero Uno" di Matze Knop non è altro che la cover del brano "Zuppa Romana" del gruppo tedesco Schrott Nach 8, uscita nel 1983, altrettanto infarcita di stereotipi italiani! La canzone fu reinterpretata l'anno successivo anche da Lino Toffolo, stavolta per prendere in giro i turisti tedeschi, con il titolo "Pasta e fagioli". Anch'io sono cascato a mia volta in una "cover che non ti aspetti".

Schrott Nach 8 - Zuppa Romana (1983)

1 commento:

  1. Secondo me Una giapponese a Roma è tipo trollaggio... Karie mi fa pensare a un cognome fake :D
    Come anche, per me Carbonara, tipico rocketto al testo ironico.
    Un po' più squallido il turista italiano a Parigi
    che cosa stai facendo qui, che cosa cerchi a Paris...
    Insomma, non ne usciamo benissimo ma anche noi siamo in grado di sfottere tutte le altre razzacce in giro su questo matto mondo :D

    Moz-

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